Il grano antico con minore quantità di glutine

Il farro monococco (anche noto come piccolo farro) è il grano antico con il minor contenuto di glutine in assoluto.

Caratteristiche del farro monococco:

  • Ha un contenuto di glutine molto più basso rispetto ai grani moderni e ad altri grani antichi.
    • Il glutine presente è qualitativamente diverso: ha una struttura meno tenace e quindi risulta più digeribile.
    • È particolarmente adatto a chi è intollerante al glutine (sebbene non sia indicato per i celiaci, perché contiene comunque glutine).
    • È ricco di nutrienti, come vitamine del gruppo B, ferro, magnesio e antiossidanti.
  • Origini
    • Zona d’origine: È nato nella regione della Mezzaluna Fertile, che comprende territori dell’attuale Turchia, Siria, Iraq e Iran.
    • Prima coltivazione: È stato uno dei primi cereali domesticati dall'uomo durante il periodo neolitico, rendendolo una delle basi alimentari delle antiche civiltà.
    • Gli agricoltori del Neolitico lo apprezzavano per la sua resistenza naturale ai climi difficili e per la capacità di crescere anche in terreni poveri.

 

Espansione

  • Il farro monococco si diffuse rapidamente in Europa, soprattutto nelle regioni alpine e mediterranee, dove veniva coltivato insieme ad altre piante come l’orzo.
  • È stato uno dei cereali principali per molte civiltà antiche, comprese quelle della Mesopotamia, dell'Egitto e delle popolazioni dell’Europa preistorica.

Declino

  • Con il tempo, la coltivazione del farro monococco diminuì.
  • Durante l’Impero Romano e nel Medioevo, fu progressivamente sostituito da varietà di grano più produttive, come il frumento tenero e il grano duro, che garantivano rese maggiori.

Riscoperta

  • Negli ultimi decenni, il farro monococco è stato riscoperto grazie alla sua alta qualità nutrizionale e alla bassa quantità di glutine, rendendolo ideale per chi cerca alternative ai grani moderni.
  • Oggi è considerato un “superfood” ed è coltivato principalmente in Italia (soprattutto in Toscana e Umbria), Germania e Austria.

Caratteristiche del Farro Monococco

  1. Basso contenuto di glutine: Sebbene non sia privo di glutine, è più facilmente digeribile rispetto ai grani moderni.
  2. Ricco di nutrienti: Contiene proteine, fibre, antiossidanti (come la luteina), vitamine del gruppo B, zinco, ferro e magnesio.
  3. Facilità di coltivazione: È resistente alle malattie, cresce bene in climi difficili e non richiede l’uso di fertilizzanti chimici.
  4. Uso tradizionale: Veniva usato per pane, focacce e zuppe nelle antiche civiltà.

Il farro monococco è oggi apprezzato per la sua autenticità, legame con le tradizioni alimentari e il suo contributo a un’alimentazione sana e naturale.

 

Il farro monococco può essere un'ottima alternativa per chi ha intolleranza al frumento grazie al suo basso contenuto di glutine e alla sua maggiore digeribilità rispetto ai grani moderni. Tuttavia, non è adatto per chi soffre di celiachia, in quanto contiene comunque glutine, anche se in quantità e qualità diverse.

Perché è indicato per chi è intollerante al frumento:

  1. Glutine meno tenace: Il glutine del farro monococco ha una struttura più debole, che lo rende più facilmente digeribile rispetto a quello del grano moderno.
  2. Meno proteine irritanti: Le proteine del farro monococco sembrano avere meno probabilità di provocare reazioni avverse nei soggetti intolleranti al glutine.
  3. Nutrizione superiore: Offre un profilo nutrizionale ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, che supporta una dieta sana ed equilibrata.

Non adatto ai celiaci:

Anche se il contenuto di glutine è basso, il farro monococco non è senza glutine e quindi non può essere consumato dai celiaci. Per chi soffre di celiachia, l’unica soluzione sicura resta l’uso di cereali naturalmente privi di glutine come il riso, il mais, il miglio, la quinoa, l’amaranto o il grano saraceno.

In sintesi, il farro monococco è una valida opzione per chi ha problemi di intolleranza al frumento o al glutine, ma non per chi soffre di celiachia.